CARCERE. LENA (PD): SOVRAFFOLLAMENTO REGINA COELI INSOSTENIBILE

"Ieri pomeriggio si è riunita la VII Commissione - Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, per discutere in merito all’audizione che ho richiesto insieme alla Consigliera Droghei rispetto all’emergenza suicidi che si sta manifestando nell’ultimo periodo all’interno della VII Sezione Penale della Casa Circondariale di Regina Coeli. Una delle problematiche più rilevanti che è emersa è legata al sovraffollamento di questo istituto penitenziario, infatti il carcere di Regina Coeli detiene più di 1100 individui, a fronte di 626 posti disponibili, con un indice di sovraffollamento che si attesta ad oltre il 180%. Avere un istituto penitenziario cosi sovraffollato significa portare le persone sottoposte a misure cautelari a vivere una condizione di detenzione contraria ad ogni norma internazionale, rendendo al tempo stesso più stressante e pericoloso il lavoro del personale penitenziario. Bisognerebbe individuare quindi delle strutture alternative che possano permettere almeno lo spostamento di una parte dei detenuti. L’obiettivo delle Istituzioni dovrebbe essere quello di individuare gli strumenti più idonei a incrementare la qualità della vita dei detenuti e di coloro che lavorano con impegno e professionalità all’interno degli istituti penitenziari. La rilevante carenza di personale che si registra all’interno del carcere di Regina Coeli non permette il raggiungimento di nessuno di questi due scopi. Emerge quindi un quadro estremamente complesso in cui il sovraffollamento incide senza alcun dubbio sulla salute fisica e mentale dei detenuti, aggravando le condizioni di disagio e di malattie preesistenti, incrementando il rischio di trasmissione di patologie infettive. A ciò va aggiunto il forte stress e la frustrazione del personale penitenziario. Il Commissario straordinario della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle, ha sottolineato, durante il suo intervento, la prossima dotazione di un apparecchio Tac e l’introduzione nell’istituto penitenziario di vari reparti specialistici. A questo punto, i consiglieri Lena e Droghei, chiedono alla Regione cosa concretamente intenda porre in atto, cioè se vuole limitarsi a constatare questa situazione drammatica o se intenda intervenire attraverso azioni concrete che rendano gli standard igienico sanitari di comunità compatibili con le condizioni detenzione all’interno dell’istituto stesso."

 

Roma, 9 ottobre 2024

Consigliere: 
Lena Rodolfo